L’approvazione di Trump scende mentre le sue politiche attirano critiche

Con l’avvicinarsi dei 100 giorni del secondo mandato di Donald Trump, i sondaggi mostrano che il suo consenso sta calando, con solo il 40% degli americani che approvano il suo operato. Le misure di politica economica, dai dazi ai tagli governativi, sono disapprovate da ampie fasce della popolazione. Inoltre, un ampio consenso bipartisan emerge sul fatto che l’amministrazione debba rispettare le decisioni delle corti legali.
La diminuzione del consenso di Trump e le sue politiche chiave
Negli Stati Uniti, la popolarità di Donald Trump sta attraversando un momento difficile, specialmente con il suo secondo mandato vicino a raggiungere il traguardo delle 100 giorni. Recenti sondaggi, condotti dal Pew Research Center, rivelano che solo il 40% degli americani approva la sua gestione, una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto a febbraio. Questo è un dato significativo, soprattutto se si considera che, nonostante l’amore dei suoi sostenitori più fedeli, molte delle sue politiche chiave stanno incontrando disapprovazione. Infatti, problemi riguardanti dazi doganali e tagli ai dipartimenti federali sono tra le principali preoccupazioni pubbliche.
Opinioni negative sulle politiche economiche e sull’autorità esecutiva
La reazione degli americani ai dazi imposti dall’amministrazione è netta: il 59% disapprova gli aumenti tariffari, con solo il 39% che li approva. Mentre la riduzione dei budget delle agenzie federali trova un’accoglienza simile, con il 55% contrario. Queste misure contribuendo a costruire un immagine di un presidente più polarizzante che mai. Inoltre, l’utilizzo dell’autorità esecutiva da parte di Trump, che piace a molti dei suoi sostenitori, non riscuote altrettanto successo nel pubblico allargato; il 51% degli adulti americani ritiene che stia esagerando con gli ordini esecutivi.
Il consenso bipartisan sulle decisioni giudiziarie
Questo sondaggio, condotto dal 7 al 13 aprile, è avvenuto in un contesto di incertezze economiche ed azioni legali già avviate contro varie politiche dell’amministrazione. Gran parte degli americani, lungo le linee di partito, si è espressa chiaramente: il 78% ritiene che l’amministrazione dovrebbe rispettare le decisioni di una corte federale, percentuale che cresce all’88% quando parliamo della Corte Suprema. Questo mostra come su certe questioni ci sia un consenso bipartisan, un fattore inusuale in un’era politica così divisiva.
Le differenze tra repubblicani e democratici
Nonostante ciò, il sostegno tra i repubblicani è forte; sette su dieci approvano le politiche di Trump, da tagli ai governi a misure in tema di diversità e inclusione. A voler paragonare, le cifre per i democratici sono drammaticamente basse: il 93% pubblicamente disapprova della performance di Trump, con numeri simili riguardo le sue politiche economiche e sociali. Infatti, sebbene ci sia un grande disaccordo tra i due schieramenti, alcuni temi come l’immigrazione e i dazi mostrano divisioni che riflettono le profonde sfide interne del Paese.
Il contesto degli approvazioni presidenziali
Osservando l’approvazione di Trump rispetto ai suoi predecessori, notiamo che il suo attuale rating del 40% in approvazione è simile ai periodi passati nella sua prima presidenza, ma rimane rappresentativamente basso in confronto ad altri presidenti. Con l’eccezione di Bill Clinton, tutti gli altri dall’era di Ronald Reagan hanno raggiunto livelli di approvazione superiori. In un tratto privatamente interessante, Biden ha iniziato il suo mandato a un 59%, per poi scendere a un 44% in pochi mesi.
Impatto delle politiche sull’immigrazione
Esplorando anche i raid più polemici del suo primo mandato, la gente spesso riconduce le sue azioni sull’immigrazione a quel sapore di tanto acclamata fermezza. Molti americani hanno messo in cima alla lista tanto gli interventi che ha fatto, quanto le deportazioni attuate. Ma, al contempo, questi stessi provvedimenti si ritrovano anche tra le critiche più forti, dove in 11% degli intervistati li ha identificati come il peggio dell’amministrazione fino ad ora.
Risposte miste sui tagli ai governi e le tariffe
Le tariffe e i tagli al governo, che meritano menzione separata, destano tanto o più dispiacere. Rispetto al governo ridotto, il 59% degli americani ha espresso preoccupazioni sulla gestione di questi tagli e molti si sono detti contrari a gran parte delle mosse dell’amministrazione. Anche se alcuni apprezzano i risparmi futuri, metà della popolazione teme che costerà di più nel lungo termine. Questo mette in evidenza un’idea che potrebbe fare rumore nei prossimi eventi: le politiche attuali stanno attuando un cambiamento significativo nei destini economici del paese.
Qual è l’attuale tasso di approvazione di Trump?
Il 40% degli americani approva il lavoro di Trump, principalmente sostenuto dai repubblicani.
Quali politiche di Trump stanno causando più disapprovazione?
Le politiche fiscali, l’uso di ordini esecutivi e le politiche sull’immigrazione sono tra le più controverse.
Gli americani credono che Trump debba seguire le decisioni del tribunale?
L’opinione pubblica è divisa: molti vogliono che l’amministrazione rispetti le sentenze del tribunale.
C’è una divisione tra repubblicani e democratici riguardo le politiche di Trump?
Sì, mentre molti repubblicani approvano le politiche di Trump, i democratici tendono a disapproverle in largo modo.
Come è cambiata l’opinione pubblica sull’economia e Trump?
In sintesi, gli americani si sentono pessimisti riguardo l’economia nei prossimi anni, e Trump ha ricevuto un tasso di fiducia più basso nella sua carriera.