L’influenza di Trump sulla politica europea cresce

L’effetto Trump sulla politica europea si rafforza
L’influenza di Trump sulla politica europea si fa sentire, e alcuni esperti affermano che sia “più forte” rispetto a due anni fa. Questo fine settimana, tre nazioni dell’Unione Europea hanno tenuto elezioni: Romania, Polonia e Portogallo, ma i risultati non hanno mostrato un chiaro orientamento futuro. Tuttavia, quella che è stata definita l'”effetto Trump” continua a emergere in modo imprevedibile sul continente.
Elezioni in Romania e Polonia sorprendono
In Romania, i cittadini hanno votato per il sindaco di Bucarest, Nicusor Dan, un sostenitore della NATO e dell’Europa, che ha raccolto circa il 54% delle preferenze. Il suo avversario, George Simion, sostenitore di Trump, ha promettendo di continuare a combattere per valori conservatori ma ha fallito in questo round. In Polonia, l’elezione ha visto il sindaco liberale di Varsavia, Rafal Trzaskowski, affrontare il sostenitore di Trump Karol Nawrocki in un’assegnazione molto serrata.
Cresce la fiducia delle forze populiste
A questo punto, l’elezione in Portogallo ha visto il far-right Chega ottenere un contributo record del 22,6% dei voti, rompendo la lunga dominanza bipartitica, anche se non ha superato la coalizione di centro-destra. Andre Ventura, leader di Chega, con la sua ambizione di diventare primo ministro, ha sottolineato che la sua battaglia è solo all’inizio. A livello continentale, i movimenti populisti stanno guadagnando terreno, mostrando che una narrazione di destra sta prendendo piede nel dibattito politico.
La polarizzazione politica non è solo americana
Tuttavia, l’associazione di Trump potrebbe non garantire la vittoria per i populisti all’estero. Le recenti elezioni in Canada e Australia hanno dimostrato che le forze centristi possono ancora prevalere. Come osservato da Celia Belin, il ritorno di Trump potrebbe risvegliare movimenti anti-populisti in Europa, trasformando il leader americano in un bersaglio per chi si oppone al nazionalismo.