L’IRS permette alle chiese di sostenere candidati politici

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Chiese che rappresentano la nuova politica di endorsement dei candidati, con simboli religiosi e architettura sacra.
  • L’IRS permette ora alle chiese di sostenere candidati politici senza perdere lo status fiscale.
  • La legge Johnson ha limitato l’endorsement politico delle chiese dal 1954.
  • L’agenzia ha paragonato l’endorsement politico a una ‘discussione familiare’.
  • Costose indagini hanno afflitto le chiese in caso di presunte violazioni.
  • Le chiese in Texas possono ora sfruttare un accordo legale per esprimere liberamente le loro opinioni politiche.

L’irrevocabile decisione dell’IRS sul sostegno politico delle chiese

L’IRS, in quello che è un cambiamento significativo nella tradizione, ha comunicato che ora le chiese possono sostenere candidati politici senza perdere il loro status di esenzione fiscale. Questa sorpresa è emersa dai documenti legali presentati lunedì, sfidando la legge Johnson che dal 1954 aveva vietato a chiese e organizzazioni senza scopo di lucro di intervenire in campagne politiche. La questione centrale riguarda la libertà di parola e il libero esercizio della religione da parte delle istituzioni religiose, secondo le affermazioni degli avvocati coinvolti.

I costi delle indagini fiscali e le chiese

Gli avvocati della National Religious Broadcasters avevano citato in giudizio l’IRS, lamentando che il divieto di endorsement politico infrange i diritti costituzionali. Durante la presidenza di Trump, c’era stata una promessa di eliminare questa legge inflessibile. Ora, l’IRS ha affermato che se una chiesa comunica sinceramente alla sua congregazione sui temi politici visti attraverso la lente della fede religiosa, non si considera come se intervenisse in una campagna politica – l’ufficio ha paragonato questo a “una discussione familiare”. L’agenzia ha raramente punito le chiese per queste violazioni, ma le indagini hanno comportato costi straordinari, come ha testimoniano alcuni pastori.

Le implicazioni legali dell’accordo tra IRS e chiese

La proposta di accordo legale riguardava specificamente il caso di due chiese in Texas, le quali non sarebbero più soggette alla legge Johnson. Anche se i dirigenti della National Religious Broadcasters non hanno fornito commenti sullo stato dell’accordo, ci si aspetta che questa decisione possa incoraggiare altre organizzazioni religiose a esprimere le loro opinioni politiche. Tuttavia, esperti di diritto come Sam Brunson avvertono che questa modifica non cambierà sostanzialmente l’applicazione della legge Johnson, dato che è stata praticamente mai applicata. Le chiese continuano a navigare tra il desiderio di esprimere le proprie posizioni politiche e la necessità di mantenere la loro esenzione fiscale.

L’annuncio dell’IRS ha certamente scosso le fondamenta delle relazioni tra religione e politica, mentre la proposta di accordo potrebbe cambiare le dinamiche del discorso politico nelle chiese. Tuttavia, il sentimento pubblico e il parere degli esperti suggeriscono prudenza su un possibile allentamento delle restrizioni. I leader religiosi potrebbero dover bilanciare la loro libertà di espressione con le aspettative della loro congregazione.

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